lunedì 2 marzo 2009

DIARIO DI VIAGGIO – SARDEGNA NOVEMBRE 2008


GIOVEDÌ, 20 NOVEMBRE 2008

Il 20 novembre, alle 15.50, Nuria ed io prendiamo l’aereo a Girona e arriviamo a Cagliari alle 17.05. Nell’aeroporto, cerchiamo un autonoleggio e noleggiamo una Renault Clio per tre giorni.Dopo uscire dall’aeroporto e dare due volte alla prima rotonda perchè non ce la facciamo a vedere i segnali per Cagliari, prendiamo l’autostrada, un po’ stupite dalla larghezza delle vie. Arriviamo a Cagliari en non riusciamo a vedere le indicazioni per il centro della città, quindi guidiamo la macchina finche siamo stanche di fare giri e parcheggiamo. Cerchiamo un posto per passare la notte, ma non ce la faciamo. Finalmente, chiediamo in una agenzia di viaggi e, dopo alcune telefonate, ci danno un indirizzo. Purtroppo, quando ci arriviamo, ci sembra un palazzo brutto, vecchio e sporco, e continuiamo a camminare. Faciamo delle domande a tante persone che troviamo per la strada e finalmente ci inviano a Via Roma, vicino al porto. Là, troviamo alcune pensioni, ma non ci piaciono e il prezzo è troppo alto. Continuamo a chiedere, un po’ stanche e con un po’ di paura perchè non ci appetisce dormire all´apperto, e finalmente, dopo moltissime domande (qualcuno ci invita a passare la notte alla loro casa) verso le 20.30 una coppia ci acompagna al bed & breakfast “la terraza sul porto”. Siccome suonamo il campanello e non c’è nessuno, una signora fa volentieri una telefonata al proprietario, che è amico suo.Dopo 5 minuti GianFranco arriva in scooter per aprirci la porta. Núria ed io siamo sorprese quando GianFranco ci mostra un apartamento con 5 camere, un salotto ed un bagno al primo piano, e la cucina, un posto per mangiare o trovarci con gli altri inquilini, ed una terraza bellissima da dove si vede il porto e la città. Inoltre, tutto è decorato con articoli di collezione (reproduzioni di macchine, TV degli anni 60 e 70, ...) e con un gusto squisito. E in più, tutto è pulitissimo. Euforiche, lasciamo le nostre valigie nella camera e ce ne andiamo a cenare: proviamo in una trattoria che GianFranco ci ha raccomandato, dove mangiamo molto bene, ma un po’ caro (ci hanno visto la facia da turisti). La cena, pero, è animata con la musica del proprietario della trattoria, che suona la chitarra e canta... Siccome oggi abiamo lavorato e siamo un po’ stanche, torniamo al bed & breakfast, dove prendiamo una infusione mentre chiacchieriamo con un paio di ragazzi che abbiamo già visto alla trattoria e che stanno nello stesso alloggio di noi.

6 commenti:

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  2. Alla fine siete state fortunate di trovare un bel posto, e anche pulito! Come avete trovato l'isola? E l'Alghero? Si parla ancora catalano?

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  3. Anche a noi vi piacerebbe avere la vostra fortuna!!

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  4. Ma dove siete???? Aspettiamo tutto il tempo i vostri commenti, ma nessuno scrive niente!!!!

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  5. Ciao, Joan! Siamo state in Alghero solo per un giorno e non abbiamo parlato con molta gente, e addiritura c'era un temporale di vento e non c'era nessuno per la strada... ma io sono stata molto contenta di vedere i nomi delle strade e i testi su i monumenti IN CATALANO!!

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  6. Che fortunate! Sembrava un racconto dell'orrore ed invece... finale felice (almeno per la prima notte). A quando la seconda PUNTATA?

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